Violenza contro le donne: i dati del 2024 dell’Osservatorio Giulia e Rossella

PREMESSA

L’Osservatorio Giulia e Rossella: Centro Antiviolenza ETS si è costituito nel 1995 e sin dal 1998 opera nella Regione Puglia. Il nostro Centro Antiviolenza si prefigge lo scopo di realizzare azioni di aiuto in favore delle donne nel campo della violenza intra ed extra familiare al fine di interrompere la violenza e dare adeguata protezione, sicurezza e cura a chi l’ha subita. L’équipe del Cav mira anche a creare consapevolezza relativamente ai diversi ambiti in cui la violenza si sviluppa. Riteniamo nostro compito dare voce alle vittime adulte e minori, sostenendole nel loro percorso di uscita dalla violenza e di riparazione dei danni subiti. Il Cav è aperto a donne e i loro figli, indipendentemente dalla loro religione, etnia, orientamento sessuale, condizione legale, sociale, stato civile, credo politico e condizione economica. A chi si rivolge al Centro viene assicurato anonimato e riservatezza.
Oltre ad intervenire su situazioni di violenza in atto e sugli effetti della stessa, ulteriore obiettivo primario è quello di mettere in campo azioni di contrasto rispetto ai pregiudizi, agli atteggiamenti e ai comportamenti presenti nella società che fanno sì che la violenza contro le donne e i bambini non emerga e continui ad essere perpetrata. Per fare tutto ciò è importante guardare alla violenza come ad una manifestazione della disparità di potere nelle relazioni tra uomini e donne, tra adulti e bambini. La violenza deve perciò essere considerata prima di tutto come un problema sociale, culturale e politico che investe anche le politiche di genere.

PRINCIPI ISPIRATORI:

  • Contribuire alla interruzione della violenza ai danni di donne e minori con lenti di genere senza discriminazione di età, etnia, lingua, religione, condizioni sociali ed opinione politica.
  • Sostenere i processi di uscita dalla violenza, di elaborazione e superamento del trauma della violenza, di riparazione dei danni a livello individuale.
  • Promuovere l’empowerment delle donne favorendo anche la loro autonomia economica;
  • Contribuire alla emersione del fenomeno della violenza contro donne e minori, favorendo l’assunzione sociale di responsabilità rispetto al fenomeno.
  • Potenziare la rete antiviolenza (Forze dell’ordine, scuole, servizi socio-assistenziali, Tribunali), al fine di garantire risposte tempestive ed efficaci così come previsto dalla normativa sovranazionale, nazionale e regionale
  • Promuovere e favorire iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi della violenza per favorire la diffusione delle competenze e conoscenze professionali adeguate.
  • Tutte le azioni fornite avranno come principio ispiratore il miglioramento della qualità della vita delle donne e dei loro figli vittime di violenza e il superamento degli stereotipi di genere che permeano la società, impedendo di fatto l’evoluzione culturale del nostro paese.

All’interno delle diverse sedi e sportelli, l’équipe del Centro Antiviolenza svolge attività di supporto nei confronti delle donne vittime di violenza. Si tiene a precisare che l’équipe è animata da un gruppo di donne professioniste, altamente specializzate sulla tematica del contrasto e della prevenzione della violenza di genere.

Oltre all’attività di contrasto della violenza di genere, siamo presenti in tutte le scuole di ogni ordine e grado perché crediamo fermamente che, come indicato dalla Convenzione d’Istanbul, l’attività di prevenzione e di sensibilizzazione è necessaria per sradicare quella cultura che oggi porta la violenza di genere ad essere una vera e propria emergenza sociale-sanitaria.

All’interno delle diverse sedi e sportelli, l’équipe del Centro Antiviolenza svolge attività di supporto nei confronti delle donne vittime di violenza. Si tiene a precisare che l’équipe è animata da un gruppo di donne professioniste, altamente specializzate sulla tematica del contrasto e della prevenzione della violenza di genere.

Oltre all’attività di contrasto della violenza di genere, siamo presenti in tutte le scuole di ogni ordine e grado perché crediamo fermamente che, come indicato dalla Convenzione d’Istanbul, l’attività di prevenzione e di sensibilizzazione è necessaria per sradicare quella cultura che oggi porta la violenza di genere ad essere una vera e propria emergenza sociale-sanitaria. 

TARGET DI RIFERIMENTO

A beneficiare dei servizi offerti dal centro antiviolenza sono le donne e i minori vittime di violenza. L’obiettivo è offrire supporto, ascolto e assistenza a donne e minori che si trovano in situazioni di difficoltà legate alla violenza, aiutandoli a trovare sicurezza e a ricostruire la propria vita.

ATTIVITÀ SVOLTE

  • Reperibilità h24, attività telefonica di informazione e di indirizzo per l’attivazione di percorsi di aiuto, a cura delle operatrici addette alla reperibilità h 24.
  • Ascolto e accoglienza della donna vittima di violenza, a cura delle operartici qualificate, si procede alla raccolta delle informazioni, alla compilazione della scheda personale utente e il modulo per il trattamento dei dati personali.
  • Interventi socioeducativi finalizzati alla rilevazione dei bisogni espressi e taciti, all’orientamento per l’accesso a ulteriori servizi, fornendo chiare informazioni circa le risorse presenti sul territorio, nonché al sostegno emotivo e l’assistenza nel disbrigo pratiche.
  • Sostegno psicologico funzionale alla (ri)attivazione delle risorse personali e all’autonomia delle donne a cura delle psicologhe, finalizzato, attraverso percorsi individualizzati, a favorire il processo di consapevolezza, a supportare nel percorso di uscita dal circuito di crisi e sofferenza, a rafforzare autostima, capacità e competenze e a recuperare la capacità progettuale.
  • Attività di informazione e assistenza legale alle donne e alle minori vittime di violenza, accompagnamento all’accesso alla tutela legale, civile e penale, anche con informazione mirata per l’accesso al beneficio del patrocinio a spese dello Stato.
  • Servizio di orientamento al lavoro e professionale per le donne vittime di violenza e abuso a cura dell’orientatrice al lavoro. Tale tipo di attività si propone di favorire l’inserimento o l’rinserimento professionale delle donne, rappresentando un tassello fondamentale per la costruzione di percorsi di uscita dalla violenza.

L’ANALISI DEGLI ACCESSI NEL 2024 PRESSO I NOSTRI SPORTELLI

Nel 2024 l’Osservatorio Giulia e Rossella è stato presente con i suoi sportelli nei seguenti ambiti: Ambito di Barletta, Ambito del Tavoliere Meridionale (Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando) e nell’Ambito di Corato (In quest’ultimo, che comprende i Comuni di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, siamo state operative fino al 31 ottobre 2024).
I dati del 2024 che verranno di seguito esposti si riferiscono ai nuovi accessi e non alle donne già prese in carico dal CAV.

GLI ACCESSI AL CENTRO ANTIVIOLENZA

Nell’anno 2024 sono state 196 le donne che hanno fatto accesso ai nostri sportelli.
In merito alla nazionalità, il 92% delle donne che si sono rivolte ai nostri sportelli è di nazionalità italiana, il 2% proviene da Paesi europei e il 6% da Paesi extra europei.

I  dati raccolti confermano quanto sia trasversale il fenomeno: la violenza colpisce indistintamente dall’età, dal titolo di studio, dalla condizione lavorativa. In quanto all’età, la percentuale più alta si registra nelle fasce comprese fra i 30 e i 59 anni, che insieme rappresentano oltre il 70% dei casi.
I dati indicano che  la donna che chiede aiuto ai nostri sportelli  è una donna adulta, con un picco di richieste nella fascia d’età tra i 30 e i 39 anni.
La  fascia d’età più rappresentata è quella delle 30-39enni, che costituisce il 27% del totale. Seguono le fasce d’età delle 40-49 e delle 50-59enni che costituiscono rispettivamente il 23% e il 22%
Le  più giovani (18-29 anni) sono il 15%. Infine le fasce d’età meno coinvolte sono quelle più anziane (60-69 anni al 8% e maggiori di 70 anni all’1%)

Rispetto a queste donne, è stato registrato il seguente livello di istruzione: il 18% è in possesso di laurea; il 32% in possesso di diploma di scuola secondaria superiore,  il 42% ha conseguito la licenza media inferiore,  il 7% la licenza elementare e il 2% non ha alcun titolo di studio.

Relativamente alla condizione lavorativa delle donne che hanno fatto accesso nel 2024, il 29 % delle donne ha un’occupazione stabile, il 31% non è occupata, il 19% fa la casalinga, il 12% ha un’occupazione precaria  mentre  il 9% sta ancora studiando. I dati indicano quindi una situazione di forte instabilità economica che rende ancora più complesso il percorso di fuoriuscita dalla violenza,

Dall’ascolto è emerso che le tipologie di violenza a cui le donne sono state sottoposte sono nel 68% dei casi quella psicologica, seguita con il 43% dalla violenza fisica, con il 32% dalla violenza economica economica, con il 15% dalla violenza sessuale, con il 7% dallo stalking e infine dalle molestie sessuali con il 2%.

La violenza contro le donne che hanno fatto accesso ai nostri sportelli nel 2024 è agita prevalentemente da uomini con cui le donne hanno o hanno avuto una relazione.
Nell’80 % dei casi si tratta di coniuge, ex coniuge, partner convivente, ex partner convivente, ex partner non convivente, partner non convivente per i quali è impossibile accettare l’interruzione della relazione.
Il partner attuale (coniuge, partner convivente e non convivente) è l’autore di violenza nel 43% dei casi,  mentre gli ex (ex coniuge, ex partner non convivente, ex partner convivente) che, nonostante la fine del rapporto, continuano ad agire violenza costituiscono 37% dei casi.
Anche i familiari risultano autori di violenza nel 10,5% dei casi;  mentre i conoscenti rappresentano il 7% e gli sconosciuti per il 2,5%.

LA VIOLENZA NON È IL TUO DESTINO

DOVE ACCOGLIAMO

L’Osservatorio Giulia e Rossella, centro antiviolenza autorizzato dalla Regione Puglia, accoglie le donne nella sua sede autonoma di Barletta in Via d’Aragona n.143 e nella sede di Piazza Aldo Moro n. 16, dove gestisce il Centro Antiviolenza Comunale Saman Abbas. 

Nei Comuni che compongono l’Ambito del Tavoliere Meridionale accogliamo le donne ai seguenti indirizzi:
Margherita di Savoia c/o la nostra sede autonoma in Via Garibaldi n.20
Trinitapoli c/o i Servizi Sociali in Via Lamura n.4
San Ferdinando di Puglia c/o la nostra sede autonoma in Via Marconi n.2

Se hai bisogno di aiuto, di raccontare la tua storia, di essere sostenuta puoi chiamare i seguenti numeri:
0883 414659

Reperibilità H24
388 7504780 (puoi scriverci anche via Whatsapp)
380 3473374 (puoi scriverci anche via Whatsapp)

centroantiviolenzabarletta@gmail.com
osservatoriogiuliaerossella@pec.it

Se vuoi sapere dove si trova il centro antiviolenza più vicino, contatta il 1522, numero nazionale gratuito antiviolenza e antistalking.

Osservatorio Giulia&Rossella
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