Il 25 novembre in occasione della giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne abbiamo inaugurato la nostra mostra fotografica “Libere dalla Violenza” con un evento in Piazza Caduti a Barletta.
La mostra racconta in immagini la spirale della violenza e le sue dinamiche e il percorso per uscirne fino al raggiungimento della libertà.
Abbiamo voluto una mostra all’aperto che potesse essere a disposizione di tutta la cittadinanza.
I pannelli fotografici, che partono proprio da Piazza Caduti, si sviluppano lungo via F. D’Aragona fino a giungere alla nostra sede al numero 143.
A raccontare gli indicatori della violenza dalla quale si può uscire, riconoscendo la propria forza e liberandosi dal senso di colpa e dai pregiudizi fino a riconquistare la propria libertà sono i volti espressivi delle allieve della scuola Spazio Danza di Angela Dimiccoli.
Sono state proprio le ballerine a dare il via all’inaugurazione della mostra in Piazza Caduti con un toccante flashmob in cui hanno dato con la danza prima il volto alla sofferenza e poi alla riacquistata fiducia in sé stesse e alla conseguente rinascita.
Sono gli ultimi giorni della mostra fotografica che è a disposizione della cittadinanza e delle scuole fino al 14 Dicembre.
Nelle ultime due settimane le nostre operatrici hanno accompagnato scuole e associazioni lungo il percorso per seminare cultura della prevenzione.
Ci hanno emozionato e colpito profondamente le domande, le riflessioni degli studenti e delle studentesse, così come il loro entusiasmo nel visitare la nostra sede.
Abbiamo voluto e promosso fortemente la mostra fotografica Libere dalla Violenza per favorire l’emersione della violenza nei confronti delle donne e per riuscire a dare risposte tempestive che possono salvare le loro vite.
Il nostro appassionato ringraziamento va al presentatore e attore Christian Binetti e alle associazioni che ci hanno sostenuto in questo progetto: Spazio Danza di Angela Dimiccoli che con grande sensibilità e professionalità ha diretto artisticamente gli scatti e alle sue splendide allieve che hanno saputo interpretare il dolore ma anche la forza dirompente della rinascita, la FIOF per essersi messa al servizio di un tema così difficile, il Centro Studi Barletta in Rosa – APS per il costante impegno culturale e alla rete delle associazioni di Barletta.
Un pensiero speciale a Sabino Balestrucci, Rino Dibenedetto, Carmine Barbaro e Pasquale Gorgoglione per avere messo a disposizione di questo progetto la loro arte e la loro professionalità.