Il primo maggio di quest’anno, l’Osservatorio Giulia e Rossella ha spento 30 candeline.
Correva l’anno 1995 quando alcune coraggiose e determinate donne hanno deciso di dare vita ad un’associazione che avrebbe rappresentato un baluardo di trasformazione sociale per il territorio.
È stato un percorso rivoluzionario quello che ha segnato questi tre decenni di impegno contro la violenza di genere.
Le socie fondatrici dell’associazione, tra cui la presidente Tina Arbues, le avvocate Cristina Capurso e Laura Pasquino (attuale Vicepresidente) e l’operatrice di reperibilità h24 Carmela Carbone sono sempre state impegnate in battaglie di emancipazione, quali il divorzio, la nascita dei consultori familiari, l’aborto, la riforma del diritto di famiglia. Dalle riflessioni di questo gruppo di donne appassionate e visionarie emerge la necessità un progetto per la creazione di un centro antiviolenza.
Nel 1999 nasce così il centro antiviolenza Osservatorio Giulia e Rossella, uno tra i primi centri antiviolenza del territorio regionale pugliese, con una propria sede, un luogo dove l’obiettivo è fare emergere il fenomeno della violenza di genere, in tutte le sue forme, ivi comprendendo anche la violenza assistita, che coinvolge in maniera dirompente i figli e le figlie delle vittime.
Nel corso di 30 anni di attività, l’Osservatorio Giulia e Rossella è diventato il punto di riferimento insostituibile nella lotta contro ogni forma di violenza sulle donne e minori, e nella promozione di una cultura fondata sul rispetto, ascolto e uguaglianza.
Ha offerto sostegno, protezione e professionalità a migliaia di donne e minori vittime di abusi, maltrattamenti e discriminazioni. Con un’équipe multidisciplinare composta da psicologhe, assistenti sociali, legali e volontarie, l’Osservatorio ha costruito una forte rete con le istituzioni, le scuole, i servizi sociali e le forze dell’ordine del territorio.
Ma non saremmo arrivate fino a qui senza il supporto della cittadinanza e di tutt* quell* che condividono con noi le stesse battaglie di civiltà.
Rivolgiamo un ringraziamento speciale a tutte le donne che ci hanno permesso di camminare accanto a loro per sostenerle in un percorso di rinascita da una relazione tossica e alle tante che non ne sono ancora uscite, ma che hanno afferrato le nostre mani! Grazie alle relazioni tra donne che sanno tessere reti a beneficio di tante e tanti.
Grazie alle nostre operatrici perché senza passione e dedizione non si può fare la differenza e loro sono una meravigliosa differenza!
In ultimo ma non per ultima, grazie alla nostra Presidente Tina Arbues perché continua a scalare le montagne per la libertà di tutte le donne.
